Alcuni studenti universitari con DSA ci hanno segnalato che non tutti gli Atenei sono disponibili a rendere i testi cartacei universitari in formato accessibile (fotocopie adattate o copia digitale) per i soggetti con disabilità o DSA.
Pertanto, per ottenere una risposta autorevole in merito, abbiamo scritto al Presidente nazionale dell’Associazione italiana biblioteche, dott.ssa Rosa Maiello, anche per essere informati sul Trattato di Marrakech e relative norme attuative in Italia.
La Presidente Rosa Maiello ci ha dato cortese risposta in maniera dettagliata ed esaustiva, con feedback positivo per gli studenti.
Riportiamo di seguito un estratto della mail della Presidente Maiello:
“ Il Trattato di Marrakesh è stato recepito dall’Unione Europea con la Direttiva 2017/1564 e, relativamente allo scambio transfrontaliero, con il Regolamento 2017/1563.[…] la direttiva richiedeva un atto di trasposizione nazionale avente forza di legge per essere efficace nell’ordinamento interno. In Italia la direttiva è stata recepita con l’articolo 15 della Legge 3 maggio 2019, n.37, […] La risposta alla domanda se gli atenei e le biblioteche pubblici italiani possono fornire alle persone cieche, ipovedenti o con difficoltà di lettura del testo scritto è affermativa […] la formazione degli studenti rientra nell’attività primaria delle università e offrire accesso alle informazioni e alla conoscenza registrata è compito fondamentale delle biblioteche.
Quindi la fotocopia o la copia digitale di un’opera legittimamente acquisita, eseguita dalle biblioteche o dai servizi di Ateneo alla disabilità e dsa, effettuata unicamente per conto dello studente cieco, ipovedente, dislessico o con difficoltà fisiche o cognitive di lettura, senza scopo di lucro e a suo esclusivo uso, non solo non prefigura alcun tipo di atto illegittimo, ma è un servizio da ritenersi più che raccomandato anche alla luce della normativa nazionale, a carattere pubblicistico, in materia di disabilità e diritto allo studio […]”.